Progetto “Una come lei. Archivio digitale per il futuro / Incontri e pratiche di poesia”.
C/o Biblioteca Italiana delle Donne di Bologna
Periodo: 2018 – 2024
Una come lei è il titolo di una poesia di Anne Sexton. La poeta unì l’urgenza di comunicare all’esigenza di nominare un problema taciuto: la condizione naturale e innaturale di una soggettività donna che cercava spazio e parola all’interno della società, in cui pubblico e privato erano inconciliabili, e si era quello che si sarebbe dovute essere.
L’idea sviluppata nelle prime due edizioni [2018, 2019] da Anna Franceschini e Roberta Sireno, curatrici della rassegna assieme alla Biblioteca Italiana delle Donne, è stata quella di creare uno spazio da costruire nel tempo: un luogo raccolto, esclusivo ed inclusivo, che contenga riflessioni nate da incontri e avvicinamenti sulla poesia e sul fare poesia.
Nel 2020 il percorso letterario non ha potuto prendere forma per il sopraggiungere di una situazione inedita, che ha portato mutamenti profondi. A partire dalla pandemia sono cambiati gli aspetti relazionali, gli incontri e gli scambi determinanti nell’idea progettuale, che trova la propria base nel confronto e nell’importanza della parola vissuta tra i corpi e le esperienze. Nel corso del 2021 è stato così creato Una come lei. Archivio di poesia per il futuro: uno spazio digitale nel quale poter ascoltare e approfondire tramite le video-interviste alcune delle poete più interessanti del panorama italiano contemporaneo, a partire dalle autrici che non hanno potuto partecipare in presenza all’edizione del 2020.
Nel 2022 si è immaginata una sinergia tra lo spazio digitale dell’archivio, basata sulle video- interviste, e gli incontri in presenza con nuove autrici ospiti. Il progetto si rinnova, quindi, con l’obiettivo di valorizzare sia il web come risorsa importante per approfondire in una prospettiva futura, che lo spazio in presenza come luogo di ascolto e confronto, dove fare il punto sulla scrittura e mantenere viva la parola, ritrovarla nelle diverse accezioni, conservarla e riportarla nel presente. Nulla è cambiato dall’idea di partenza, che vede il processo creativo come strumento forte di condivisione e affermazione attraverso le esperienze consolidate di autrici che hanno reso salde ed efficaci le proprie parole.